Percorsi ricchi di storia, memorie cristiane e natura meravigliosa, sulle orme della missione di San Paolo, delle chiese dell’Apocalisse, dei primi grandi Concili ecumenici e dei Padri cappadoci. Sono solo alcuni esempi dei cinque nuovi itinerari proposti dall’Opera Romana Pellegrinaggi (Orp) alla scoperta della Turchia, a partire da Istanbul, una delle più spettacolari città del mondo, per riscoprire le testimonianze dell’antica Costantinopoli e l’arte della tradizione ottomana. Cinque gli itinerari appena attivati dall’Orp e presentati oggi a Roma: Turchia con le chiese dell’apocalisse e San Nicola; Turchia con Cappadocia; Turchia dell’Est; Instanbul e Cipro; Istanbul e Gerusalemme, quest’ultimo non appena sarà possibile riprendere i viaggi. “Ammireremo le chiese rupestri, le città sotterranee della Cappadocia e Pamukkale, il Castello di Cotone, con le bianche cascate a terrazze”, spiega mons. Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Orp, a proposito del primo itinerario, che comprende Istanbul, Smirne, Pergamo, Efeso, Kusadasi, Mileto, Didima, Laodicea, Pammukkale, Myra, San Nicola, Antalya, Perge, Aspendos e Side: “Nel nostro viaggio faremo tappa a Myra, per ricordare il vescovo S. Nicola, diventato famoso in tutta la Chiesa. Conosciuto anche con il nome di S. Klaus, costituisce un ponte tra la Turchia e tutta la cristianità”. “Scopriremo il Nord e l’Est della Turchia Anatolica, il Lago di Van, il Monte Ararat e le memorie della fede della chiesa armena”, prosegue mons. Chiavarini ripercorrendo gli altri itinerari: “Faremo tappa a Trebisonda dove ricorderemo Don Andrea Santoro, sacerdote della Diocesi di Roma. Dalla Turchia voleremo a Cipro, l’isola dove nacque Barnaba, un’unica regione divisa in parte turca e parte greca”. “E speriamo presto di poter tornare a viaggiare da Istanbul a Gerusalemme in un unico itinerario alla scoperta della Terra Santa”, l’auspicio per l’ultimo itinerario.