“L’accoglienza così calorosa che ci è stata riservata” riflette “il legame che unisce San Marino e Italia: i nostri due Paesi sono legati dal filo indissolubile di una storia millenaria”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’intervento pronunciato in occasione della visita di Stato nella Repubblica di San Marino.
“L’amicizia profonda che da sempre ci unisce si fonda”, ha sottolineato il capo di Stato italiano, “sulla storia comune, e sul tessuto ricchissimo e quotidiano di rapporti culturali, economici, familiari. Parliamo la stessa lingua e condividiamo la stessa cultura, assieme alla responsabilità di vivere nella stessa penisola”. Mattarella ha proseguito, rilevando come si sia “assistito negli ultimi anni a un vero e proprio cambio di paradigma nelle nostre relazioni, in un lavoro comune teso a definire priorità e linee d’azione nell’interesse dei nostri cittadini e della causa della pace universale”. “Governo sanmarinese e governo italiano operano con un ritmo serrato di incontri tra i rispettivi ministri, che hanno sovente condotto alla firma di importanti intese programmatiche e alla creazione di tavoli di lavoro all’interno dei quali sviluppare il dialogo e la cooperazione”, ha continuato il presidente, riconoscendo che “le sfide non sono mancate: abbiamo affrontato insieme la pandemia, una sventura che ha colpito il nostro territorio prima e più duramente di altri. Abbiamo dovuto maturare, come comunità internazionale, la consapevolezza che il Covid non conosceva confini e che la risposta doveva essere solidale e comune a livello globale, a livello europeo, e a maggior ragione tra due Paesi con territori così strettamente connessi”. “Superate le difficoltà e i ritardi iniziali, abbiamo lavorato efficacemente insieme, a stretto contatto, creando sinergie tra i nostri sistemi sanitari che, quindi, potranno, anche in futuro, rafforzare la nostra cooperazione nell’ambito della salute, a vantaggio di San Marino e anche delle realtà italiane più vicine”, ha evidenziato Mattarella.