“Desidero esprimere la mia vicinanza e comprensione per coloro che si sentono inquieti di fronte a scelte importanti e a responsabilità gravose: ci sono infatti molti fattori che incrinano la fiducia, che spengono l’entusiasmo e fanno venir meno il coraggio”, ha detto mons. Mario Delpini nel Discorso alla città pronunciato questa sera nella basilica di Sant’Ambrogio. “La paura e la sfiducia hanno anche buoni argomenti, quando l’esperienza è segnata dalla delusione per legittime aspettative frustrate, quando il rapporto con gli altri è spezzato da tradimenti e imbrogli, quando il rapporto con le istituzioni diventa esasperante per lungaggini e inadempienze. Ho però buone ragioni per invitare a pensare, a reagire, a contrastare quel sentire la paura che genera sfiducia. Con la paura si invoca l’immunità, per difendersi dall’altro. Con la fiducia invochiamo la comunità, che è difesa dell’altro”. “In questo momento solenne, perciò, voglio dichiarare che l’umanità merita fiducia. Per esempio, io ho fiducia in chi guida i mezzi pubblici. So che mi porteranno a destinazione. Io ho fiducia nel panettiere e nel fruttivendolo: so che mi venderanno prodotti sani. Ho fiducia nel cuoco e nel cameriere, so che mi preparano e mi servono un ottimo risotto alla milanese. Ho fiducia nelle forze dell’ordine, so che dedicano tempo, intelligenza, fatica per garantire ordine e sicurezza in città. Ho fiducia nel sindaco e nel tecnico del Comune, so che fanno in modo che la città funzioni. Ho fiducia nei preti, so che sono dedicati a prendersi cura delle persone loro affidate”.
“Guardiamo con ammirazione alla testimonianza di uomini del nostro tempo che sono parola ed esempio di fiducia e, primo fra tutti, a Papa Francesco e raccogliamo le sue parole di incoraggiamento, di chiamata alla responsabilità”. “È con immensa gratitudine – ha subito aggiunto il prelato – che riconosco in voi qui presenti, responsabili delle istituzioni regionali, provinciali, comunali, della città metropolitana, uomini e donne che si sono fatti avanti per dire: ‘Sì, noi ci siamo! Noi ci facciamo avanti volentieri per essere seminatori di fiducia e contrastare i mercanti che spacciano paura, scoraggiamento, depressione nella nostra terra. Noi ci facciamo avanti e diciamo: potete contare su di noi. Saremo seminatori di fiducia!’”.