“Go to vote”: sarà questo lo slogan della campagna di informazione, che decollerà a gennaio, predisposta dal Parlamento europeo per invitare oltre 400 milioni di cittadini Ue a recarsi alle urne, tra il 6 e il 9 giugno 2024, per rinnovare l’Assemblea di Strasburgo, che nella prossima legislatura conterà su 720 seggi, 15 in più degli attuali. Lo ha riferito Jaume Duch, responsabile della comunicazione dell’istituzione comunitaria, illustrando – a sei mesi dal voto – gli strumenti e le azioni che saranno predisposte per invogliare gli europei a recarsi ai seggi ed evitare un’eccessiva astensione. Nella giornata di domani saranno disponibili i risultati di Eurobarometro, che ha scandagliato l’opinione pubblica dei 27 Stati membri per sapere cosa ne pensano dell’Ue e dell’Europarlamento, se ritengono utile e vantaggioso per il proprio Paese far parte della “casa comune”, se hanno intenzione o meno di votare il prossimo giugno. Duch ha asserito che “sta crescendo l’interesse” per le elezioni europee, che si terranno in un anno elettorale “mondiale”: nel 2024, infatti, si voterà in una trentina di Paesi nei cinque continenti, fra cui India e Stati Uniti.
I cittadini dell’Unione che avranno diritto al voto per l’elezione del nuovo Parlamento europeo saranno appunto 400 milioni circa. Si tratterà “di 27 elezioni nazionali”, nel senso che ciascun Paese, entro un quadro normativo minimo, potrà scegliere il sistema elettorale, fissare i collegi elettorali, definire oppure no una percentuale minima affinché un partito possa accedere alla ripartizione dei seggi nazionale. In 13 Stati si potrà votare anche per posta; in 5 (Germania, Belgio, Grecia, Austria, Malta) si potrà esprimere la propria preferenza già all’età di 16 anni.