“Se la guerra è una scelta, lo può essere anche la pace”. Sarà questo il messaggio che gli studenti internazionali della Cittadella della Pace porteranno alle Nazioni Unite di New York. A cinque anni dal lancio della campagna globale “Leaders for Peace”, Rondine torna domani al Palazzo di Vetro per parlare ai 193 rappresentanti degli Stati Membri dell’Onu portando il suo Metodo e la concretezza del vissuto dei giovani nemici provenienti da luoghi di guerra che ogni giorno lo vivono trasformando l’odio in dialogo e aprendo nuove strade per un futuro di pace. Una missione cui prenderà parte anche il sindaco Alessandro Ghinelli portando il riconoscimento della città di Arezzo e il suo supporto all’esperienza di Rondine. Avvio domani 5 dicembre alle ore 11.00 con l’evento “If war is a choice, peace can be too. How young peace leaders can contribute to the un agenda2030” presso la sala CR8 della sede delle Nazioni Unite di New York. L’evento è promosso insieme alle Rappresentanze permanenti di Italia, Costa Rica e Monaco, partner di Rondine e sostenitori della campagna, e a Unaoc, con cui Rondine ha stilato un Memorandum d’intesa per la reciproca cooperazione firmato dall’alto rappresentante per Unaoc nonché sottosegretario delle Nazioni Unite, Miguel Angel Moratinos, che ha visitato Rondine lo scorso giugno in occasione di Youtopic Fest. Un dibattito su come promuovere iniziative guidate dai giovani nei campi della pace, della costruzione della pace e delle relazioni internazionali, come raccomandato dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres nel suo recente briefing “Agenda per la pace” e verso il vertice del 2024 “Summit del futuro”. Dai giovani di Rondine la richiesta un nuovo impegno collettivo rinnovando l’appello della campagna “Leaders for Peace” in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e la Risoluzione 2250 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite su giovani, pace e sicurezza: la richiesta agli Stati membri di investire maggiormente nell’educazione alla pace, anche inserendo strutturalmente l’insegnamento dei diritti umani nei sistemi educativi nazionali e destinando una cifra simbolica dai loro bilanci a borse di studio per giovani brillanti leader di pace. Oltre al sottosegretario generale delle Nazioni Unite Miguel Angel Moratinos, interverranno: Maurizio Massari, rappresentante permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite a New York; Maritza Chan, rappresentante permanente della Costa Rica presso le Nazioni Unite a New York; Isabelle Picco, rappresentante permanente di Monaco presso le Nazioni Unite a New York; Franco Vaccari, presidente e fondatore di Rondine Cittadella della Pace; Stefania Giannini, vice direttore generale per l’Istruzione dell’Unesco; Nnaemeka Phil Eke-okocha, ex studente di Rondine oggi responsabile del progetto Unsds Gioventù; Giulia Tariello e Lukas Svana, delegati dell’Ue per i giovani alle Nazioni Unite; Felipe Paullier, segretario generale aggiunto per gli Affari giovanili. Sempre domani è previsto un incontro presso il Consolato generale d’Italia a New York per l’evento culturale dal titolo “Peace, Made in Italy. A Relational Approach to Conflict”. Tra i relatori oltre ai rappresentanti di Rondine il ministro plenipotenziario Fabrizio di Michele, console generale d’Italia a New York. Giovedì 7 dicembre, infine, l’evento di lancio del libro edito da Rowman & Littlefield Publishers, “The Rondine Method. A Relational Approach to Conflict”, volume a cura del fondatore di Rondine Cittadella della Pace, Franco Vaccari, di Chip Hauss, membro emerito del Consiglio e Senior Fellow per l’innovazione presso Alliance for Peacebuilding. La presentazione avrà luogo presso la sede di Alliance for Peacebuilding, una rete di oltre 200 organizzazioni, di cui Rondine fa parte, che lavorano in 181 Paesi per prevenire e ridurre i conflitti armati, la violenza e la fragilità e per costruire una pace sostenibile.