È un invito alla “profonda contemplazione e alla pratica spirituale nell’attesa del mistero della nascita di Gesù” il messaggio del vescovo di San Marco Argentano-Scalea, mons. Stefano Rega, per l’inizio del Tempo di Avvento. Una riflessione condivisa con la comunità in questo momento di preparazione al Santo Natale nella quale il presule calabrese esorta a “vivere intensamente questo tempo di grazia, abbracciando con fede e stupore l’Avvento come occasione di crescita nella comprensione del mistero di Cristo”. La lectio divina che ha proposto a livello diocesano nelle foranie di Belvedere, Scalea e San Marco ieri, e poi 10 e il 17 dicembre viene presentata come un’opportunità per immergersi – spiega una nota della diocesi – nella Parola di Dio, meditarla e condividerla, per “assaporarne i frutti nella vita quotidiana di ciascuno”. Inoltre il vescovo richiama all’importanza di mettere la carità al centro di ogni attività pastorale, “incarnando il mistero del Verbo che si fa carne nell’incontro e nell’aiuto concreto a coloro che soffrono e attendono il nostro sostegno”. Da qui l’invito ad accogliere con attenzione i messaggi e i modelli proposti dalla liturgia durante l’Avvento, dalla figura profetica di Giovanni Battista alle parole di Isaia che aprono “i nostri cuori alla speranza di una nuova era messianica”. Il vescovo sollecita anche a considerare il presente come un momento privilegiato di memoria, lode e celebrazione, sottolineando che l’Avvento non deve essere vissuto come una semplice attesa futura, ma come un’opportunità di ricevere la Grazia di Dio nell’oggi, senza fretta ma con pazienza e gioia.