“Il pretesto è di aiutare le popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione, ma è evidente che il provvedimento sottende tutt’altro, che nulla ha di solidale nei confronti di un territorio tanto martoriato e che dovrebbe meritare un’attenzione più pertinente. La quarta estrazione settimanale con i numeri del Lotto e del Superenalotto, che il Governo aveva deliberato e che ora prolunga per l’anno entrante, avrà come conseguenza il rafforzamento delle abitudini dei giocatori, soprattutto quelli fragili. Lo Stato rischia di confermare la connivenza nelle conseguenze sociali e sanitarie, oltre che economiche che l’azzardo produce”. Lo dichiara il presidente della Consulta nazionale antiusura Giovanni Paolo II, Luciano Gualzetti, in merito al provvedimento del governo di prorogare l’estrazione aggiuntiva del venerdì per tutto il 2024.
“La cronaca e la scienza da anni, anche in occasione dei recenti di fatti di cronaca che hanno coinvolto il mondo dei calciatori, denunciano come l’azzardo nuoccia alle persone e alla tenuta economica e sociale del Paese. Una parte significativa di coloro che giocano diventano patologici senza ritorno, rischiando di indebitarsi e di accedere all’usura, trascinando nel vortice della disperazione e della povertà famiglie e amici. Anche l’erario si impoverisce, le spese di cura per la dipendenza da azzardo superano di gran lunga le entrate garantite da questo settore commerciale. Il tempo che stiamo vivendo è contrassegnato da un aumento delle diseguaglianze e della povertà, dove il profitto viene prima della dignità e della salute. Ma uno Stato civile e democratico non può permettere che tali logiche prendano il sopravvento”, afferma Gualzetti. “L’azzardo specula sui più fragili psicologicamente ed economicamente, su coloro che, avendo perso ogni speranza nel futuro, hanno come unica ragione di vita la dea bendata. C’è bisogno di prendersi cura di queste persone, possibilmente prevenendo la dipendenza dall’azzardo con nuovi legami sociali, un uso responsabile del denaro e percorsi efficaci di uscita dalla povertà. Mettendo al centro la persona con i suoi diritti inviolabili al lavoro, alla salute, alla libertà, alla legalità. L’azzardo va nella direzione opposta!”, conclude il presidente della Consulta nazionale antiusura.