Il cambiamento climatico in Uganda si traduce in carestie, problemi per i raccolti e per gli animali, insicurezza alimentare. Da qui nasce il progetto di intervento di Africa Mission Cooperazione e Sviluppo “Progetto Cei 221-Agricoltura e Allevamento per il futuro: costruire la resilienza climatica per la sicurezza alimentare nelle comunità delle regioni della Karamoja – Uganda”: è finanziato con i fondi della Cei che arrivano dall’8 per mille e nel 2023 ha consentito al Movimento di formare ben 1.500 giovani karimojong in ambito agricolo e zootecnico.
La conferma arriva dal capoprogetto Luca Maggi: “Abbiamo lavorato instancabilmente per sostenere 50 gruppi, ciascuno composto da 30 persone, attraverso un approccio incentrato sulla formazione e la condivisione delle migliori pratiche – spiega – uno degli elementi chiave di questo progetto è stato l’impiego di agricoltori modello, formati con un programma intensivo di nove giorni in agri-business: sono stati loro a insegnare agli altri componenti dei gruppi la gestione efficace di campi, orti e attività di allevamento”.
Nonostante le avverse condizioni meteorologiche, i risultati sono stati positivi sia nelle semine sia negli allevamenti, seguiti attraverso un monitoraggio continuo. Ma l’attività è proseguita: agli agricoltori modello è stato proposto anche un training focalizzato sulla leadership e lo sviluppo imprenditoriale, oltre che una formazione sui principi del micro-credito e del risparmio comunitario. “Sono stati poi individuati alcuni volontari con specifiche competenze nel settore della salute animale che nelle prossime settimane seguiranno dei programmi di formazione finalizzati a dotarli delle competenze necessarie per migliorare la gestione degli animali domestici e rafforzare la sicurezza alimentare delle comunità. In gennaio infine saranno consegnati anche alcuni sistemi di irrigazione che abbiamo commissionato per affrontare la scarsità d’acqua e migliorare la gestione delle risorse idriche”.
Nel 2024 è prevista un’ulteriore implementazione: “Innanzitutto è prevista l’attivazione di un percorso di formazione residenziale di quattro mesi per 225 giovani che saranno formati in agricoltura, allevamento, gestione finanziaria e life skills – conferma Maggi –. Inoltre il 2024 segnerà l’inizio della fase di riforestazione con la riabilitazione di 70 ettari di terreno”. “Il progetto non è solo un insieme di attività, ma un percorso di trasformazione che ha portato a una maggiore resilienza e consapevolezza nelle comunità coinvolte – sottolinea il direttore di Africa Mission, Carlo Ruspantini –, un percorso reso possibile grazie al contributo prezioso che arriva dalla Cei, dai fondi dell’8 per mille che danno un aiuto concreto alle persone, a un Paese intero. Da parte nostra continueremo a impegnarci nel supporto e nello sviluppo di risorse locali, lavorando insieme alle comunità per costruire un futuro più sicuro e sostenibile per tutti”.