“Il Natale è per noi la festa della luce, di Gesù luce del mondo che rischiara l’oscurità e le tenebre che ci sovrastano. Anche noi oggi viviamo in un tempo che si trova avvolto dal buio e dalle tenebre”. Lo ha detto il vescovo di Concordia-Pordenone, mons. Giuseppe Pellegrini, nell’omelia della solennità del Natale nella concattedrale di Pordenone. “Buio dentro di noi, nel nostro cuore e nella nostra vita, spesso appesantiti da affanni vacui e illusorii o da preoccupazioni reali – ha aggiunto -. Ma c’è un grande buio nella storia dei nostri giorni, con l’umanità insanguinata da conflitti e guerre inutili e insensate, frutto dell’arroganza e della prepotenza di chi governa, che portano solamente distruzioni, morti di tanti civili, soprattutto bambini e odio reciproco. Le tenebre ci avvolgono ancora, ma la luce è venuta perché Gesù nasce nei nostri cuori, nelle nostre case e in tutto il mondo”.
Da parte del vescovo un incoraggiamento: “Non dobbiamo aver paura di Dio e delle novità che porta con sé”. “Dio entra anche nelle nostre preoccupazioni e nei nostri dubbi, porta luce nelle nostre delusioni e fragilità. Siamo invitati a non aver paura nemmeno delle debolezze e del peccato, perché il suo amore e la sua misericordia sono più grandi. Venendo nel mondo Gesù si è caricato di tutta la nostra umanità”. Soffermandosi, infine, sulle crisi umanitarie “provocate dall’insensata guerra in Ucraina, nella striscia di Gaza e in tanti altri luoghi del pianeta, i femminicidi, gli omicidi, le morti sul lavoro anche della nostra Italia”, il presule ha ribadito che “ci fanno male e ci fanno perdere la speranza di un’umanità nuova, fondata sul rispetto di tutti e sull’amore, come ha fatto Gesù che si è chinato sul dolore e sulle sofferenze dell’umanità”. Ma “non possiamo fermarci ad adorare il bambino nella mangiatoia senza riconoscere il volto di Gesù presente nei poveri, nei sofferenti e negli indifesi”.