Quello di Betlemme è l’annuncio di “una grande gioia” che “non la felicità passeggera del mondo, non l’allegria del divertimento, ma una gioia ‘grande’ perché ci fa ‘grandi’. Oggi, infatti, noi esseri umani, con i nostri limiti, abbracciamo la certezza di una speranza inaudita, quella di essere nati per il Cielo”. Lo ha detto il Papa nel messaggio natalizio ai fedeli presenti in Piazza San Pietro e a quanti lo ascoltano attraverso la radio, la televisione e gli altri mezzi di comunicazione, prima di impartire la Benedizione “Urbi et Orbi”: “Oggi a Betlemme tra le tenebre della terra si è accesa questa fiamma inestinguibile, oggi sulle oscurità del mondo prevale la luce di Dio, ‘che illumina ogni uomo’ (Gv 1,9): rallegriamoci di questa grazia! Gioisci tu, che hai smarrito fiducia e certezze, perché non sei solo, non sei sola: Cristo è nato per te! Gioisci tu, che hai deposto la speranza, perché Dio ti tende la mano: non ti punta il dito contro, ma ti offre la sua manina di Bimbo per liberarti dalle paure, sollevarti dalle fatiche e mostrarti che ai suoi occhi vali come nient’altro”.