“Tanti bambini, oggi, muoiono di malattie gravi, talora provocate dall’incuria degli uomini; tanti sono scartati, fin dal grembo materno, perché imperfetti o indesiderati; tanti bambini muoiono di abusi, di violenza o di guerra; e tanti bambini, purtroppo, sono educati a dare essi stessi la morte con la criminalità, la violenza, la guerra. Come non pensare, oggi, alla morte impressa negli occhi di tutti i piccoli ai quali la guerra stronca l’esistenza o spegne i sogni?”. Lo scrive mons. Santo Marcianò, Ordinario militare, nel suo messaggio di Natale alle forze armate. “Nello scenario di morte che oggi sembra prevalere, il Mistero del Natale vi faccia sentire ancora mandati a fasciare le tante ferite dell’umanità – ha aggiunto rivolgendosi ai militari -. Vi faccia sentire ‘dentro’ quel Presepe che allestite nelle vostre famiglie, nelle caserme, nelle lontane basi delle missioni internazionali, sulle navi impegnate in navigazione, attingendovi la capacità di avvolgere di amore il Bambino Gesù e, in Lui, tutte le donne, gli uomini, i bambini ai quali il vostro servizio alla Pace vi avvicina”.
Infine, l’invito a non dimenticare che ” qualunque operazione di ordine o sicurezza, di difesa o protezione, di salvaguardia o intelligence, avrà sempre bisogno della presenza del ‘Dio con noi’; segno della bellezza della vita che nasce, rinasce e risorge, se donata per amore”.