“Il Natale è alle porte! Quest’anno mi sono lasciato provocare, per la breve riflessione augurale che vi propongo, dal pensiero di un grande protagonista della storia culturale europea del secolo scorso, un filosofo e teologo italo-tedesco definito dai biografi ‘un padre della Chiesa del XX secolo’: Romano Guardini. I libri di Guardini hanno nutrito molti intellettuali cattolici del Novecento e tra i suoi allievi vi fu anche Joseph Ratzinger/Benedetto XVI, che ebbe modo non solo di leggere ma anche di ascoltare dal vivo colui che elesse come suo grande ‘maestro’. Chi può portare, chi può donare una novità tanto potente da indurre le coscienze personali e la coscienza collettiva alla conversione se non un Dio! Sì, la nascita di Gesù si pone nella storia come un nuovo, costitutivo inizio, una energia di novità! Questo è il mistero del Bambino: profondità dell’inizio, pienezza di futuro dono e -al tempo stesso- inizio di una nuova vita; questo è ciò che ‘è originariamente cristiano: un bambino è nato per noi’ (Hanna Arendt), e questo ‘bambino’ è vero uomo e vero Dio, che nasce da una donna: Maria!”. Lo scrive mons. Guglielmo Borghetti, vescovo di Albenga-Imperia, nel messaggio di Natale ai fedeli della diocesi. “L’augurio natalizio del presule è che “è bello vivere il Natale come festa della Speranza cristiana! Fatta chiarezza su che cosa è il Natale, festa dell’inizio avvenuto a Betlemme, possiamo concludere facendo nostre le parole del Santo Padre Francesco: ‘Noi crediamo e sappiamo che la morte e l’odio non sono le ultime parole pronunciate sulla parabola dell’esistenza umana’. Essere cristiani implica una nuova prospettiva: uno sguardo pieno di speranza. Qualcuno crede che la vita trattenga tutte le sue felicità nella giovinezza e nel passato e che il vivere sia un lento decadimento. Altri ancora ritengono che le nostre gioie siano solo episodiche e passeggere, e nella vita degli uomini sia iscritto il non senso. Quelli che davanti a tante calamità dicono: “la vita non ha senso, la nostra strada è il non-senso'”. Mons. Borghetti conclude: “Pur nell’inizio dell’inverno ci sentiamo davvero gente di primavera, siamo radicati nell’inizio della Notte Santa, sorgente di ogni bene e dunque Buon Natale amici carissimi! A tutti! Buoni inizi di vita rinnovata dal Bambino di Betlemme accolto e seguito”.