“In cattedrale i nostri scout hanno portato una lampada che brilla giorno e notte davanti alla grotta della Natività. È un segno molto semplice, ma che parla al cuore di tutti. È un tempo in cui le tenebre non mancano, non manca la notte, non mancano i momenti e i motivi di buio. Ci sentiamo uniti a quella terra di Gesù che sta diventando il luogo-simbolo di tanti conflitti, di tante guerre, di tante violenze. Siamo consapevoli di non poter dare chissà quale contributo alla pace. Allo stesso tempo, siamo altrettanto consapevoli che, a volte, è la nostra vita, i nostri no, le nostre relazioni giocate male ad aumentare il buio”. Così l’arcivescovo Ivan Maffeis nel videomessaggio augurale natalizio alla comunità cristiana di Perugia-Città della Pieve, registrato dai media diocesani a margine del tradizionale incontro dello scambio degli auguri con sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose, seminaristi, direttori e collaboratori di uffici e servizi di curia, a cui ha partecipato anche l’arcivescovo emerito, il cardinale Gualtiero Bassetti.
“Dal Natale ci arriva un messaggio di luce – ha proseguito mons. Maffeis –, che può essere come una fiammella, come un bambino… Accoglierlo, lasciare che cresca, dare la nostra disponibilità, contribuisce davvero a far crescere la luce. Noi cristiani celebriamo in Gesù, in questo bambino, la luce che illumina ogni uomo. Con questa speranza guardiamo tutti coloro, credenti e non credenti, che con la loro vita, con i loro gesti, con la loro parola, con la loro disponibilità, con la loro capacità di portare il peso dell’esistenza senza disperare, contribuiscono a portare luce, contribuiscono a far sì che questo non sia semplicemente un tempo di desolazione o di disperazione, ma possa essere ancora aperto a quella speranza che ci permette di continuare a credere e ad amare”.