Nell’ottavo centenario della “invenzione” del presepe da parte di san Francesco, la comunità di Castiglione della Pescaia mediterà il mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio rivivendolo. È il presepe vivente, che verrà proposto sabato 23 dicembre, a partire dalle ore 16 e fino a tarda sera, coinvolgendo oltre cento figuranti. “Aiutati dal biografo di Francesco d’Assisi, Tommaso da Celano, ci caleremo nel clima di quella santa notte per rivivere anche noi il dono grande e umanamente sconvolgente dell’incarnazione di Dio – dice il parroco don Paolo Gentili – Lo faremo avendo a cuore la situazione drammatica che oggi vive la città di Betlemme, chiusa dentro il muro, sostanzialmente isolata, priva di pellegrini e quindi in gravissime difficoltà anche economiche. Per questo tutto quanto ricaveremo dall’iniziativa sarà devoluto alla Custodia di Terra Santa: dal ‘600 i frati francescani sono i custodi preziosi dei luoghi della rivelazione, ma anche delle ‘pietre vive’ rappresentate dai cristiani che vivono nella terra di Gesù. Oggi sono appena l’1%, una minuta minoranza, che ha bisogno di tutto il nostro sostegno”.
Il presepe vivente avrà inizio alle 16 nella chiesa di Santa Maria Goretti, dove sarà rappresentato il contesto in cui san Francesco, dopo il suo pellegrinaggio in Terra Santa, maturò il desiderio di realizzare il primo presepe a Greccio. “Da lì, poi – spiega ancora don Gentili – partirà una processione verso la chiesa di Santa Maria del Giglio, dove troveremo la Santa Famiglia di Nazareth. La messa delle 18 sarà celebrata, non in S. Maria Goretti, ma in San Giovanni Battista, perché l’intero borgo medievale sarà il cuore pulsante del presepe vivente, animandosi con botteghe di falegnami, fornai, cestai, tessitrici, artigiani della creta, speziai, calligrafi, lavandaie, ortolani, pastori, soldati romani … Nel palazzo Centurioni sarà ricostruito il palazzo di Erode, mentre ci saranno anche gli zampognari e la ciaramella, un antico strumento musicale a fiato di origine e carattere pastorale. Sarà possibile degustare varie delizie: caldarroste, bruschetta, pappa al pomodoro, formaggio fatto sul momento, porchetta, salsicce, donzelle, cioccolata calda, dolci tipici…. vino, ponce, tisane, vin brulè. Invitiamo a essere presenti, perché non si tratta solo della fraternità da condividere, ma di un sapore nuovo del Natale da offrire soprattutto ai ragazzi”, conclude il parroco di Castiglione della Pescaia.