Anche per i migranti che vivono nelle tendopoli di San Ferdinando e Rosarno è tempo di Natale. La Caritas diocesana, come dicono al Sir, “si prende cura dell’aspetto spirituale dei migranti con momenti di convivialità e solidarietà, e per questo Natale verrà offerta una cena d’asporto in occasione del pre vigilia, un gesto di vicinanza arricchito dall’intercultura con la preparazione di un pasto a base di riso e pollo tipico della cultura culinaria africana”. Caritas evidenzia che “il disagio a carico dei lavoratori migranti che vivono nella Tendopoli di San Ferdinando, attualmente baraccopoli, e nel campo container di Rosarno, è dovuto alla povertà ed alle condizioni precarie di vita e lavoro e viene altresì amplificato dalla difficoltà di spostarsi e dalla scarsa comunicazione”.
La Caritas diocesana, e il suo braccio operativo associazione “I segni dei tempi Ets”, opera su questo versante offrendo attualmente “un servizio di orientamento e accompagnamento, il tutto svolto sul posto mediante il Centro d’ascolto mobile che raggiunge i migranti direttamente nei loro insediamenti”. Qui, infatti, gli operatori “incontrano i migranti e prendono in carico le loro richieste che sono le più svariate, dai problemi con il permesso di soggiorno e i documenti, alla necessità di supporto legale o sindacale”.