“Ricordare alle istituzioni europee e ai decisori nazionali il grande contributo delle famiglie alla società”: questo il compito della Federazione europea delle associazioni familiari cattoliche (Fafce) e questo ha fatto la Federazione nel 2023, come ricorda il suo presidente Vincenzo Bassi nella ultima newsletter pubblicata oggi. Insieme al tema della crisi demografica, che vede Fafce in prima linea da alcuni anni nel sostenere la necessità di “tutti gli sforzi possibili per affrontarla in modo efficace e in una prospettiva orientata alla famiglia”, anche il problema della fragilità della salute mentale dei giovani è stato oggetto di attenzione, nella consapevolezza che “le famiglie sono in prima linea nei problemi di salute mentale in quanto fattore sociale più importante nella prevenzione e cura” di queste problematiche. “Purtroppo, gli interessi della famiglia e le proposte avanzate dalle istituzioni europee talvolta sono in contrasto tra loro”, scrive ancora Bassi, riferendosi al Certificato europeo di genitorialità che il Parlamento europeo ha appena approvato, ma che, secondo il Fafce, va contro il principio di sussidiarietà perché di fatto aprirebbe al riconoscimento della genitorialità su scala europea anche in situazioni come la maternità surrogata.