“Il Battista è certamente un uomo straordinario. Persone come lui, rette, libere e coraggiose, sono figure luminose, affascinanti: ci stimolano ad elevarci dalla mediocrità e ad essere a nostra volta modelli di vita buona per gli altri”.
Lo ha detto il Papa, durante l’Angelus di ieri, che ha conciso con il suo 87° compleanno, festeggiato incontrando i bambini assistiti dal dispensario pediatrico Santa Marta in Vaticano, con i familiari e i volontari, di fronte ai quali ha spento le candeline sulla torta. “Il Signore manda in ogni epoca uomini e donne di questo genere”, ha osservato Francesco: “Sappiamo riconoscerli? Cerchiamo di imparare dalla loro testimonianza, mettendoci anche in discussione? Oppure ci lasciamo incantare dai personaggi alla moda? E andiamo in atteggiamenti superficiali”. Secondo il Papa, “l’esempio di Giovanni il Battista ci insegna almeno due cose”: “Primo, che da soli non ci possiamo salvare: solo in Dio troviamo la luce della vita. E secondo, che ciascuno di noi, con il servizio, la coerenza, l’umiltà, con la testimonianza della vita – e sempre con la grazia di Dio – può essere una lampada che risplende e aiutare gli altri a trovare la via per incontrare Gesù”. “Allora ci chiediamo: come posso io, negli ambienti in cui vivo, non un giorno lontano ma già ora, in questo Natale, essere testimone di luce, testimone di Cristo?”, la domanda alle circa 22mila persone che, secondo la Gendarmeria vaticana, erano presenti in piazza San Pietro. Al termine, la tradizionale benedizione dei Bambinelli.