Torna l’emergenza freddo e, per questo motivo la Caritas di Catania potenzia i sevizi per alleviare le difficoltà dei senza dimora, che maggiormente soffrono l’abbassamento delle temperature. Un’azione che interessa la prima accoglienza, la distribuzione di farmaci e le vaccinazioni antinfluenzali, associati ai servizi quotidiani di Help center, operativo per tutti i giorni dell’anno con mensa, centro di ascolto, igiene e cura della persona, consulenza legale e microcredito. Attivo da qualche giorno anche il Centro di accoglienza “Erwin” per persone senza dimora, dormitorio da 12 posti collocato all’interno della parrocchia del SS. Crocifisso dei Miracoli, gestito da una comunità di volontari che quotidianamente accoglie e si prende cura degli ospiti, offrendo un pasto serale e momenti di confronto e di ascolto, finalizzati anche al superamento della condizione di indigenza tramite la ricerca di un lavoro. “In questo periodo, segnato dall’abbassamento delle temperature e quindi dall’emersione di altre problematiche che si aggiungono alle difficoltà quotidiane patite dai nostri ospiti, abbiamo attivato una serie di misure straordinarie che comportano una massiccia di distribuzione di coperte, la campagna vaccinale in collaborazione con il Comitato di Croce rossa italiana di Catania e il Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Catania, e un carico maggiore dei farmaci da banco per malesseri influenzali o di stagione che i nostri medici volontari della Rete Sanitaria, anche con l’unità di strada, dispensano all’occorrenza”. Sono queste le parole di Salvo Pappalardo, vicedirettore della Caritas di Catania che fanno eco a quelle di padre Rosario Meli, della parrocchia SS. Crocifisso dei Miracoli, “La nostra comunità, in collaborazione con Caritas Catania, non si limita ai dodici posti letto, perché mette in campo un impegno mirato a un’accoglienza che si declina anche nella costruzione di un nuovo progetto di vita per le persone che sono in stato necessità. Difatti offriamo ogni sera, assieme all’alloggio, anche la possibilità della doccia e una cena insieme. Non è semplicemente una branda, ma la condivisione di un percorso”.