“In questo Natale ci stiamo finalmente lasciando alle spalle tutte le difficoltà dovute al Covid, anche se, ancora una volta, abbiamo dovuto assistere a fatti di cronaca che parlano di femminicidi e violenza sulle donne, di immigrati morti in mare, di tragedie provocate dal cambiamento climatico, non tralasciando la guerra in Ucraina ed il conflitto tra Israele e Gaza che sta sconvolgendo gli equilibri mondiali. Ma sappiamo anche che il Natale porti con sé un messaggio di speranza”. Sono queste le parole di fra Peter Hrdy, maestro di cappella nella basilica di San Francesco, in occasione del XXXVIII Concerto di Natale nella basilica di San Francesco in Assisi, tenutosi oggi e trasmesso il 25 dicembre su Rai1 e in Eurovisione alle 12.25, dopo il messaggio di Natale e la benedizione Urbi et Orbi di Papa Francesco. “È il messaggio dell’evangelista Giovanni: ‘il Verbo si è fatto carne’, Dio si è fatto uomo, un ‘Bambino’, che noi accogliamo come il Figlio di Dio, sotto l’aspetto della temporalità e povertà e che porta con sé il dono della pace”, ha proseguito fra Hrdy aggiungendo: “In questo Santo Natale dove ricorre l’ottavo centenario del primo presepe della storia, realizzato da san Francesco a Greccio, nella notte del 24 dicembre 1223, vogliamo portare, con il nostro tradizionale concerto, questo messaggio di serenità, di fraternità e di pace; quella pace che tutti siamo chiamati a costruire”. Il concerto è stato diretto da David Giménez, con il tenore americano Charles Castronovo, l’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai, il primo flauto Alberto Barletta, il Coro maschile “Coenobium Vocale” e il Coro “I Piccoli Musici”.