Martedì 19 dicembre, alle ore 21, nell’aula magna del Seminario vescovile a Pistoia, si terrà la cerimonia ufficiale di premiazione del II concorso nazionale “Mons. Giordano Frosini” per la tesi di dottorato in Teologia che nel biennio 2021-23 abbia maggiormente contribuito all’aggiornamento teologico. Il Premio, a cadenza biennale e rivolto a tutte le Facoltà teologiche italiane, è ideato dal Comitato “Don Frosini”, con il sostegno della Fondazione Caript, per mantenere vivi il ricordo e l’insegnamento di mons. Frosini che ha dedicato la vita a sollecitare la comunità cristiana sulla necessità di adeguare la propria fede ai tempi che ci è dato di vivere.
Dopo il saluto del vescovo, mons. Fausto Tardelli, la serata si articolerà con un dialogo tra il presidente del Comitato promotore, Andrea Amadori, e due membri della Commissione valutatrice delle tesi pervenuti, ovvero Giuseppe Lorizio, docente emerito di Teologia Fondamentale alla Pontificia Università Lateranense e attuale direttore dell’Ufficio Cultura del Vicariato di Roma, e Basilio Petrà, già preside della Facoltà Teologica dell’Italia centrale. Il tema del dialogo, a cui è chiamata a partecipare attivamente tutta la cittadinanza e in special modo gli studenti della Scuola teologica diocesana, riguarderà la forma della fede nella società e nella cultura contemporanea. Si tratta di un ambito molto caro a mons. Frosini e particolarmente urgente oggi per i cristiani, interpellati, quando non anche sfidati, ad assumere una posizione chiara su tematiche drammaticamente annose o inedite. E sono soprattutto chiamati a rinnovare linguaggio e categorie della proposta cristiana per non rischiare l’incomprensione o l’insignificanza presso le giovani generazioni.
L’incontro culminerà con la designazione della tesi vincitrice e la premiazione del neo dottore in Teologia Rocco Salemme, che illustrerà sinteticamente gli esiti del proprio studio dedicato a ricostruire la parabola del rinnovamento del “Trattato sulla Fede” a partire dalla modernità postridentina fino ai giorni nostri.