“Camminava con loro”. Ha questo titolo la nuova lettera pastorale di mons. Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace. “In questi due anni la nostra Chiesa si è interrogata sulla sua missione e sulle ragioni del suo credere e della speranza che l’accompagna”, ha scritto il presule nell’incipit, richiamando il percorso sinodale della Chiesa locale. “Il cammino della nostra comunità continua – ha scritto mons. Oliva, che indirizza la sua lettera al biennio pastorale 2024-2025 – con ritmi apparentemente rallentati, trascorsa la prima tappa del cammino sinodale, c’è la consapevolezza di quanto sia importante ed imprescindibile continuare a camminare insieme, mai da soli”. Per il presule il compito della Chiesa locale è “uscire dai luoghi comuni e dalle rigide forme di individualismo, che caratterizzano tanti fratelli e sorelle, arroccati sul pregiudizio del ‘chi te la fa fare’, ‘tanto non cambia niente’, ‘ognuno fa come vuole’”. Mons. Oliva, per la Chiesa locrese sogna “una Chiesa che non si arrende, solidale con gli uomini e le donne del nostro tempo, solidale con le loro speranze e le loro gioie, partecipe alle loro tristezze e angosce”. “Una Chiesa – prosegue il presule – che interviene nel dibattito pubblico, che s’impegna per un mondo più umano ed accogliente, lotta contro le ingiustizie, cerca la pace, cammina nel mondo, sapendo che i cittadini di questa terra, anche se non hanno il fervore di un tempo, conservano le tracce di una fede che è sostenuta dal desiderio di Cristo e del Vangelo”.