A guidare l’impegno della Chiesa italiana è lo sviluppo umano integrale, per “tutti gli uomini e tutto l’uomo”. Per la Caritas diocesana di Fermo questo impegno si concretizza in percorsi di accoglienza, tutela, promozione e integrazione verso tutte le persone e famiglie in situazione di fragilità e difficoltà: economica, sociale, lavorativa o semplicemente di solitudine (come spesso avviene per gli anziani soli ).
Una tappa importante di questo percorso si svolgerà domenica 17 dicembre, terza domenica di Avvento che, nella diocesi di Fermo, che è tradizionalmente dedicata alla carità. In tutte le parrocchie le comunità locali, i gruppi e movimenti sono chiamati a dedicare particolare attenzione alla carità ed alla condivisione.
La direttrice della Caritas sottolinea che “quest’anno siamo chiamati a questo percorso con un’attenzione particolare verso tutte quelle situazioni che provocano sofferenze all’umanità come i disastri ambientali o le crisi per le guerre che insanguinano il mondo. È una visione che trova la sua radice nel Vangelo. D’altronde, senza carità non c’è Chiesa. Si tratta di rispondere ai bisogni della famiglia umana”.
Proprio domenica 17 dicembre si svolgerà, presso Villa Nazareth, l’appuntamento annuale delle Caritas parrocchiali della diocesi con il seminario dal titolo “Non distogliere lo sguardo dal povero” che si svolgerà a partire dalle 15.
Dopo i saluti iniziali, ci sarà l’intervento a cura di Filone Lopes (scrittore e giornalista di Radio Vaticana) “Capire l’accoglienza – Costruire la giustizia della vita comune”. La sua testimonianza permetterà di approfondire il fenomeno migratorio e dell’accoglienza a partire dalle esperienze concrete e dalle riflessioni di Papa Francesco, che da molti anni ricorda l’importanza dell’impegno per quanti giungono in Italia e al tempo stesso alle iniziative concrete avviate – spesso dalla Chiesa – nei diversi continenti per garantire il diritto di ogni persona a vivere nella propria terra.
Alle 17 ci sarà l’intervento conclusivo dell’arcivescovo di Fermo, mons. Rocco Pennacchio, che presiederà la santa messa che concluderà l’appuntamento.