“La rivista Cinematografo è un luogo incredibile per tutto il mondo che si può trovare. Non è una questione di belle o brutte critiche ma si parla di un racconto più grande della memoria degli uomini”. Così la regista Alice Rohrwacher, premiata con il Navicella Cinema Italiano dai Cinematografo awards ieri a Roma, per il film “La chimera”. “Il cinema è la nostra memoria – commenta l’autrice –. Quando facciamo un film raccontiamo una storia ma dobbiamo avere una distanza di memoria con quello che raccontiamo e mi sembra che voi di Cinematografo raccontiate una distanza”. Il film premiato parla dei cosiddetti “tombaroli”, i predatori di reperti archeologici che negli anni ottanta vissero la febbre dei furti nelle tombe etrusche. “Dedico il premio agli archeologi di domani – afferma – perché penso che quando scaveranno e troveranno le nostre cose avranno un’idea, vedranno i nostri film e le nostre batterie usate. Pensando a loro, penso a ciò che vorrei lasciare. È un’ottica che forse ci può essere utile per il futuro”. La regista è stata premiata dal presidente della Fondazione Ente dello spettacolo, don Davide Milani.