“Noi premiamo gli amici, non nel senso che sono sempre gli stessi quelli che premiamo, ma premiamo quelli che condividono con noi lo sguardo. Persone che magari per primo conosco stasera ma con le quali è come trovarsi a casa perché c’è qualcosa che viene prima come l’opera. Premiamo dei compagni di viaggi dell’arte che dà la vita e il senso alla nostra esistenza”. Così don Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello spettacolo, ieri sera in apertura della cerimonia di premiazione di Cinematografo Awards, i riconoscimenti assegnati da giornalisti e critici della rivista del Cinematografo. La miglior colonna sonora, primo fra i premi assegnati, è andata al compositore Santi Pulvirenti per “L’ultima notte” di “Amore”, film di Andrea Di Stefano, in cui si ascoltano i ricordi delle pellicole anni settanta dei migliori Dario Argento e Lamberto Bava. “Il film è stato apprezzato al Tribeca e a Berlino soprattutto per l’essere molto italiano”, commenta il vincitore Pulvirenti. Intitolato a Diego Fabbri invece è il premio assegnato al libro-intervista “Per i soldi o per la gloria: storie e leggende dei produttori italiani dal dopoguerra alle tv private”, firmato dagli studiosi del Centro sperimentale di cinematografia Domenico Monetti e Luca Pallanch. I due autori hanno voluto dedicare il premio ai “produttori di una volta”.