“Il voto del Parlamento europeo mira a modificare il diritto di famiglia, di competenza esclusiva degli Stati membri, oltretutto aprendo la strada alla legittimazione della maternità surrogata, tutto questo è inaccettabile. Il riconoscimento automatico del vincolo di filiazione spetta agli Stati membri e non deve interessare l’Ue; questo tentativo di esautorare le competenze nazionali è grave e va contro il principio di sussidiarietà. Tutto ciò non aiuta le famiglie né difende l’interesse dei bambini”. Lo ha dichiarato Adriano Bordignon, presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, commentando il voto di proposta di legge sul riconoscimento delle decisioni e sull’accettazione degli atti pubblici in materia di filiazione da parte dell’Eurocamera. “Si tratta comunque di un evidente tentativo di trasformare la genitorialità in diritto e non come dono, imponendo la pratica della maternità surrogata, ovvero un’attività commerciale, a tutti gli effetti, che coinvolge agenzie di mediazione, cliniche, medici, psicologi e studi legali – ha spiegato Bordignon –. Seppure vietata nel nostro Paese, molte coppie, in prevalenza quelle eterosessuali, si rivolgono a quei Paesi dove la gestazione per altri è legale, innescando al rientro un problema di tutela effettiva delle madri e dei bambini”. “Occorre poi intervenire sul piano culturale, civile e politico, per tentare di convincere le persone e l’opinione pubblica che una tale pratica va contro l’interesse della donna fragile e del bambino. È prioritario favorire processi affinché il desiderio di prendersi cura di un figlio possa essere sostenuto con forme di genitorialità come l’adozione o l’affido, o da rapporti solidali e di cura nella prossimità con i figli altrui”, ha concluso il presidente del Forum.