(Strasburgo) Angelika Weichsel Mitterrutzner, vicepresidente della Fafce, interviene sul voto con il quale oggi il Parlamento europeo si è oggi espresso a maggioranza sul Certificato europeo di genitorialità. “La maggioranza dei deputati al Parlamento europeo ha rinunciato a prendere posizione a favore della dignità umana e ha utilizzato la genitorialità transfrontaliera per scopi ideologici, contro il principio di sussidiarietà”. Il principio di sussidiarietà “è un principio fondante dell’Unione europea, che regola l’esercizio delle rispettive competenze dell’Unione e dei suoi Stati membri”, garantendo anche che “i poteri siano esercitati il più vicino possibile al cittadino, nel rispetto del principio di prossimità”, di cui all’articolo 10, paragrafo 3, del trattato Ue.
Secondo Fafce, “diversi deputati hanno espresso preoccupazione riguardo al riconoscimento indiretto della maternità surrogata attraverso questo rapporto e hanno sottolineato che la maternità surrogata è una violazione della dignità delle donne e dei bambini”. Questa iniziativa legislativa prevede infatti il riconoscimento transfrontaliero automatico della “genitorialità”, “dizione che va oltre le consolidate categorie nazionali di filiazione, e che porta – sempre secondo Fafce – ad estendere automaticamente gli effetti giuridici della filiazione a tutte le tipologie di genitorialità”, acquisiti legalmente in uno Stato membro, “anche attraverso la maternità surrogata, in tutti gli Stati membri dell’Ue”.
Sempre Fafce chiarisce che “questo voto non ha valore vincolante per gli Stati membri, che possono adottare il regolamento solo all’unanimità in sede di Consiglio”. La Fafce invita gli Stati membri a respingere questa proposta. “Continueremo a ricordare a tutti il buon senso: la maternità e i figli non sono una merce, ma un dono, fonte del futuro della nostra umanità”, sottolinea ancora Vincenzo Bassi, presidente Fafce.