Il sostegno alle azioni intraprese dall’Ue in risposta all’invasione russa dell’Ucraina “rimane molto elevato”. Secondo un’indagine Eurobarometro diffusa oggi “quasi nove cittadini intervistati su dieci (89%) sono d’accordo nel fornire sostegno umanitario alle persone colpite dalla guerra, e più di otto su dieci (84%) sono d’accordo nell’accogliere nell’Ue le persone in fuga dalla guerra”. Il 72% è d’accordo nel “fornire sostegno finanziario all’Ucraina; la stessa percentuale (72%) sostiene le sanzioni economiche nei confronti del governo, delle aziende e dei singoli individui russi”. Circa sei persone su dieci approvano che l’Ue conceda lo status di Paese candidato all’Ucraina (61%) e che l’Ue “finanzi l’acquisto e la fornitura di attrezzature militari all’Ucraina (60%)”.
La maggior parte degli intervistati è soddisfatta della risposta dell’Ue all’invasione russa dell’Ucraina (57%). Il 54% degli europei dice lo stesso riguardo alla risposta del proprio governo nazionale.
Di fronte alla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, oltre otto intervistati su dieci concordano sul fatto che l’Ue dovrebbe investire massicciamente nelle energie rinnovabili (83%) e ridurre quanto prima la propria dipendenza dalle fonti energetiche russe (81%). “Più di due terzi dei cittadini Ue (69%) sono a favore di una politica estera comune degli Stati membri e concordano sul fatto che l’Ue – spiega Eurobarometro – abbia potere e strumenti sufficienti per difendere gli interessi economici dell’Europa nell’economia globale”. Più di tre quarti degli europei (77%) sono favorevoli ad una politica di difesa e sicurezza comune tra gli Stati membri.
Inoltre “quasi sette intervistati su dieci (69%) sono a favore di una politica europea comune in materia di migrazione, mentre il 68% sostiene un sistema europeo comune di asilo”. Ma allo stesso tempo, tre quarti degli intervistati (75%) sono favorevoli a un rafforzamento delle frontiere esterne dell’Unione con più guardie di frontiera e guardie costiere europee.
Ancora: “il 28% degli europei ritiene che l’immigrazione da un lato e la guerra in Ucraina dall’altro siano tra le due questioni più importanti che l’Ue deve affrontare”. Poi c’è la situazione internazionale (24%), seguita da “aumento dei prezzi, inflazione, costo della vita” (20%, al quarto posto mentre era la prima preoccupazione la primavera scorsa).
Il sondaggio “mostra che sette cittadini su 10 (70%) ritengono che l’Unione europea sia un luogo di stabilità in un mondo in difficoltà”.