L’accordo che sancisce la “transizione dai combustibili fossili” va nella giusta direzione, ma è ben lontano dalla rapida eliminazione dei combustibili fossili necessaria per garantire una giusta transizione per i bambini a livello globale. Il tempo delle mezze misure è finito, ha dichiarato Save the Children, al termine della Cop28.
Gli ultimi dati di Save the Children mostrano un quadro drammatico: “Nel 2022 gli eventi climatici estremi hanno spinto più di 27 milioni di bambini alla fame, con un aumento del 135% rispetto all’anno precedente. La produzione e la combustione di combustibili fossili sono i maggiori responsabili del cambiamento climatico” e per questo Save the Children ha sperato in “azioni più incisive” durante la Cop.
“L’accordo che sancisce la transizione dai combustibili fossili può essere solo un punto di partenza per proteggere le bambine e i bambini che continuano a sopportare il peso della crisi climatica, una crisi che non è opera loro”, ha affermato Inger Ashing, direttrice generale di Save the Children International. “Anno dopo anno, i bambini raccontano l’impatto della crisi climatica sulle loro vite. Immaginate un mondo in cui la vostra casa, la vostra scuola e i mezzi di sussistenza della vostra famiglia vengono spazzati via. È una dura realtà che i bambini in prima linea a causa della crisi climatica stanno affrontando oggi. È giunto il momento di stare dalla parte dei più piccoli e di porre la loro voce al centro di ogni aspetto dei processi decisionali e finanziari per il clima. I governi di tutto il mondo devono prendere a cuore questa decisione e accelerare verso un futuro più verde, più sicuro e più sostenibile per i nostri figli. Dobbiamo agire ora, la vita dei nostri bambini dipende da questo”.