“L’intesa raggiunta a Dubai tiene conto di tutti gli aspetti più rilevanti dell’accordo di Parigi e delle istanze, profondamente diverse tra loro, dei vari Stati, che tuttavia riconoscono un terreno e un obiettivo comune, con la guida della scienza. Per questo, riteniamo il compromesso raggiunto come bilanciato e accettabile per questa fase storica, caratterizzata da forti tensioni internazionali che pesano sul processo di transizione. L’Italia, nella cornice dell’impegno europeo, è stata impegnata e determinata fino all’ultimo per il miglior risultato possibile”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, commenta l’accordo sul Global Stocktake alla Cop28.
“Sulle fonti fossili – spiega Pichetto – abbiamo cercato un punto di caduta più ambizioso, ma nell’intesa c’è un chiaro messaggio di accelerazione verso il loro progressivo abbandono, riconoscendone il ruolo transitorio: abbiamo per la prima volta un linguaggio comune sulla fuoruscita dai combustibili fossili, per le emissioni zero nette al 2050″ . “L’accordo – prosegue Pichetto – sancisce la necessità di profonde e rapide riduzioni delle emissioni di gas serra, in un quadro di contestuale forte affermazione delle rinnovabili”. “Tra i tanti risultati apprezzabili – afferma – vi è il riconoscimento di un ruolo chiave per il nucleare e l’idrogeno”. “Di particolare importanza – osserva il ministro – anche l’evidenza che si è data alla necessità di ridurre le emissioni nei trasporti, con veicoli a zero e basse emissioni, nei quali rientrano anche i biocarburanti, grazie alla riconosciuta mediazione italiana nel coordinamento europeo”.
“Voglio anche ricordare – aggiunge Pichetto – la preziosa eredità di questa Cop nell’aiuto ai Paesi in via di sviluppo e a quelli colpiti da catastrofi climatiche: l’Italia in Europa è stata tra i maggiori contributori del fondo ‘Loss&Damage’ con cento milioni, mentre con una serie di intese bilaterali ha voluto rinsaldare lo sviluppo di progetti rivolti all’adattamento e all’efficienza energetica in aree come il Medioriente, l’Africa, l’America, oltre all’Ucraina”. “Nel Padiglione italiano, con oltre cento eventi – conclude Pichetto – l’Italia ha saputo dare voce in questa Cop ai giovani, alle imprese, alle istituzioni, alle tante energie di questo Paese”.