(Bruxelles) Riunito in plenaria a Bruxelles il Parlamento europeo ha approvato oggi la nuova legge comunitaria sui dati che intende stimolare l’innovazione eliminando le barriere all’accesso ai dati. La nuova legislazione, approvata in via definitiva con 481 a favore, 31 contrari e 71 astensioni, disciplina in particolare la condivisione dei dati generati dall’uso di prodotti connessi o di servizi correlati (ad esempio, l’internet delle cose e i macchinari industriali). La normativa “mira anche a contribuire allo sviluppo di nuovi servizi, in particolare nel campo dell’intelligenza artificiale, dove sono necessarie grandi quantità di dati per l’addestramento degli algoritmi”. L’obiettivo è anche quello di “rendere più economici i servizi post-vendita e le riparazioni dei dispositivi connessi”. Secondo la nuova legge, in circostanze eccezionali o di emergenza, come inondazioni e incendi, gli enti pubblici potranno accedere e utilizzare i dati in possesso del settore privato.
I deputati hanno ottenuto, durante i negoziati, l’introduzione di una definizione chiara del segreto commerciale e dei titolari di segreti commerciali, per evitare trasferimenti illegali di dati e fughe di dati verso Paesi con normative più deboli in materia di protezione. Inoltre, si vuole evitare che i concorrenti in un determinato settore possano sfruttare l’accesso ai dati per decodificare i servizi o i dispositivi dei loro competitori. “La nuova legge dovrebbe anche facilitare la possibilità di passare da un fornitore di servizi cloud all’altro e introduce salvaguardie contro i trasferimenti internazionali illegali di dati da parte di queste aziende”.
La relatrice Pilar del Castillo Vera, eurodeputata spagnola, ha dichiarato: “il Data Act è una svolta epocale. Disporre di dati sul funzionamento delle apparecchiature industriali consentirà a fabbriche, aziende agricole e imprese edili di ottimizzare i cicli operativi, le linee di produzione e la gestione della catena di approvvigionamento. Il Data Act creerà un nuovo sistema agile che consentirà di accedere facilmente a una quantità quasi infinita di dati di alta qualità. Sarà determinante per ottimizzare i modelli e i processi aziendali esistenti, dare impulso allo sviluppo di nuovi modelli e creare nuovo valore. In altre parole, un’opportunità per l’innovazione e la competitività”.
L’accordo dovrà ora essere ratificato anche dal Consiglio per diventare legge.