“Il ricordo della Notte dei Cristalli mi riempie di dolore. Quella notte, migliaia di tedeschi marciarono per le strade danneggiando e saccheggiando con l’unico scopo di distruggere le istituzioni ebraiche e maltrattare gli ebrei”: lo ha scritto il presidente dei vescovi tedeschi, Georg Bätzing, in riferimento alla notte tra il 9 e il 10 novembre 1938. “Anche i vescovi tedeschi rimasero in silenzio quella notte e nei giorni successivi” ammette il vescovo, con l’unica eccezione del “prevosto del duomo di Berlino Bernhard Lichtenberg che fu e rimase uno dei pochi ad alzare la voce per protestare contro l’ingiustizia”. E aggiunge: “Il silenzio della Chiesa cattolica in Germania riguardo alla persecuzione degli ebrei mi fa vergognare”. Nel testo mons. Bätzing parla poi dell’oggi e di come l’antisemitismo continui a essere una minaccia per gli ebrei in Germania: “Non possiamo accettarlo”. Il vescovo critica quanto avvenuto nei giorni e settimane scorse quando persone hanno esultato nelle strade tedesche per quanto compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso, l’estremismo di destra che in molti Paesi europei “ha dato nuova pubblicità alle idee antisemite”, quegli “attivisti postcoloniali che rappresentano una visione fortemente unilaterale del conflitto in Medio Oriente, non esente dall’antisemitismo legato a Israele”. E conclude: “Non basta condannare l’antisemitismo solo moralmente e teologicamente; è nostro dovere come cristiani lavorare attivamente per superarlo”, scrive ancora il presidente, che invita tutto il mondo cattolico a “impegnarsi contro l’antisemitismo e – laddove possibile – a cercare il contatto e il dialogo con le comunità ebraiche”.