“Il 42% dei ragazzi italiani da grande vuole vivere all’estero, una percentuale che sale al 59% tra gli alunni stranieri. Gli Stati Uniti sono la meta preferita. Siamo di fronte a generazioni cosmopolite, una dato da non trascurare in un Paese che ha sempre più bisogno di giovani”. Lo ha detto Francesco Maria Chelli, presidente dell’Istat, intervenendo oggi a Roma alla presentazione del Rapporto Italiani nel mondo 2023 della Fondazione Migrantes. Anche Chelli ha puntato l’accento sul fatto che “diminuiscono le emigrazioni di italiani e aumentano i rimpatri”, come evidenziato nel volume. Ci sono stati 75.000 rimpatri nel 2021, con un aumento del 34% e del 10% rispetto a periodo pre-pandemia. L’età media di chi rientra è di 35 anni”. Nel dialogo a più voci condotto da Antonio Preziosi, direttore del Tg2, il sociologo Mauro Magatti, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha auspicato che il Rapporto “aiutasse a fare un passo in avanti nel qualificare il dibattito pubblico”, per “uscire dalle tifoserie”: “L’Italia si trova in un momento molto delicato, perché da 20 anni non riesce più a crescere, sono aumentate le disuguaglianze e le disparità tra territori e pesa il debito pubblico – ha osservato –. L’Italia si trova al punto in cui deve decidere del suo futuro – se vuole avere un futuro – o declinare gravemente”. Il Paese, ha concluso, “deve decidere se vuole riconoscere un bene comune aprendo una nuova stagione di rilancio, non per ragioni morali ma perché non c’è più crescita economica se non si lavora per crearne le condizioni”.