“Camminare sulle spalle dei Maestri”. Lunedì 13 novembre, alle 20,30, al Centro culturale islamico in viale de la Comina 31 a Pordenone, si tiene la conferenza “Al Ghazali: il musulmano nella modernità”. Relatrice sarà Marisa Iannucci, docente di diritto ed economia politica, studiosa dell’Islam e attivista per i diritti umani.
La conferenza costituisce il secondo incontro nel calendario predisposto dal Gruppo di dialogo interreligioso in collaborazione con la Commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso di Concordia-Pordenone. Il primo incontro, su San Francesco, è stato sospeso per una indisposizione del relatore don Chino Biscontin e sarà riproposto a primavera.
“Il Gruppo di dialogo ha organizzato un percorso di conoscenza reciproca, aperto a tutti, che si svolge con incontri mensili da ottobre ad aprile – spiega una nota della diocesi di Concordia-Pordenone -. Il Gruppo è nato da un contesto di dialogo cristiano-islamico delle parrocchie di Pordenone, per iniziativa e con il coordinamento di Daniela Dose. Dopo vari anni di attività si è allargato a ulteriori presenze del territorio ed è di conseguenza aperto alle realtà religiose che desiderano dialogare. È la conoscenza reciproca che permette di superare pregiudizi e contrapposizioni sempre latenti nella società”.
L’iniziativa è costituita da cinque incontri, ogni secondo o terzo lunedì del mese, in cui ciascuna confessione religiosa presenta in autonomia una figura spirituale della propria tradizione. Il metodo è quello dell’auto-comprensione e presentazione. Lo scopo è “conoscere meglio le spiritualità degli altri, senza fini proselitistici”. Il ciclo, centrato sulle “tradizioni” ossia la storia di quella determinata identità religiosa, si concluderà con una tavola rotonda, maggiormente calibrata sul dialogo cristiano-islamico, che invece valorizza i testi fondanti (“fonti”) della propria identità. Al centro saranno Bibbia e Corano, ma la tavola rotonda sarà aperta a interventi sulle fonti buddhista Soka Gakkai e della Chiesa dei Santi degli Ultimi Giorni. Al termine di tutti gli incontri, quando possibile, c’è la possibilità di visitare il luogo di culto e i locali della comunità ospitante al fine di una più approfondita conoscenza.
Per quest’anno “vengono presentate cinque identità religiose, ben consapevoli che nel territorio ve ne sono altre, con varie forme di spiritualità. Alcune sono anche particolarmente disponibili a dialogare, quali le comunità cristiane ortodosse romene e macedone e partecipano al movimento ecumenico internazionale”.