“Non possiamo rimanere indifferenti di fronte al gran numero di persone in Israele e in Palestina che stanno soffrendo a causa della guerra”: inizia così la lettera di mons. Antun Skvorcevic, vescovo di Pozega, intitolata “Il povero grida e il Signore lo ascolta” in occasione della Giornata mondiale dei poveri e per i colpiti dalla guerra in Terra Santa. Il vescovo ricorda “le vittime degli attacchi terroristici ma anche coloro costretti a lasciare le proprie case distrutte, la sofferenza di numerosi bambini a causa delle battaglie sanguinose, la mancanza di mezzi vitali per sopravvivere per coloro che non hanno più niente, l’impossibilità di cure mediche per tutti i feriti”. Mons. Skvorcevic rileva che “molte persone in Terra Santa hanno fame di pane ma soprattutto di giustizia e per loro risuonano le parole di Gesù: ‘Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati’”. Il vescovo di Pozega afferma che “il grido dei sofferenti dalla Terra Santa è forte e ha bisogno di una risposta con cuore sensibile al Vangelo”. Dunque, l’invito del presule è che domenica 12 novembre in tutte le parrocchie della diocesi ci siano preghiere speciali per la pace in Terra Santa, “due giorni prima della memoria di san Nicola Tavelic, martire croato di Gerusalemme, affinché ritorni la fiducia tra le parti in conflitto e che i problemi accumulati possano essere risolti in modo pacifico perché ai cittadini innocenti siano risparmiati altri problemi ancora più grandi”. Oltre alla preghiera mons. Skvorcevic indice una colletta di denaro al termine di ogni messa in risposta all’appello del patriarca latino di Gerusalemme, il card. Pizzaballa. “Attraverso di lui – informa il presule – forniremo aiuto ai più bisognosi della Terra Santa che attualmente non si differenziano per razza, nazione e religione essendo diventate tutte vittime”.