(Bruxelles) Accelerare il processo d’integrazione, tenere le porte aperte a Ucraina, Moldova e Balcani occidentali. Con un occhio di riguardo per la Bosnia-Erzegovina e la new entry Georgia. Sono alcuni degli elementi che emergono oggi a Bruxelles. La Commissione europea ha infatti adottato il pacchetto di allargamento 2023, fornendo una valutazione dettagliata della situazione e dei progressi compiuti da Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Turchia e per la prima volta focus su Ucraina, Repubblica di Moldova e Georgia. Il rapporto si concentra in particolare sulle riforme fondamentali richieste a questi Paesi. “L’adesione è e rimarrà un processo basato sul merito, interamente dipendente dai progressi oggettivi raggiunti da ciascun Paese”, la formula adottata. Comunque Ursula von der Leyen in conferenza stampa ha annunciato i prossimi passi. “Alla luce dei risultati ottenuti da Ucraina e Moldavia e degli sforzi di riforma in corso, la Commissione ha raccomandato al Consiglio di avviare i negoziati di adesione con entrambi i Paesi”. Nel caso della Georgia, “alla luce dei risultati raggiunti, la Commissione raccomanda al Consiglio di concedere alla Georgia lo status di paese candidato”. Per quanto riguarda la Bosnia-Erzegovina, la Commissione raccomanda l’apertura dei negoziati di adesione “una volta raggiunto il necessario grado di conformità ai criteri di adesione”. Si ritiene infatti che il Paese debba “compiere ulteriori sforzi per soddisfare le priorità chiave stabilite” per la sua richiesta di adesione all’Ue”. L’ultima parola sulle proposte della Commissione spetta ora al Consiglio Ue.