“Nella storia recente della nostra Chiesa fiorentina abbiamo ricevuto la presenza e la testimonianza di ‘pietre vive’ di particolare rilievo per la crescita della nostra comunità e per la sua testimonianza nel mondo”. Lo ha detto l’arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori, nell’omelia della massa che ha celebrato ieri pomeriggio in cattedrale nella solennità della Dedicazione della stessa cattedrale, e nel ricordo della morte del venerabile Giorgio La Pira (5 novembre 1977) e di don Corso Guicciardini (5 novembre 2020). “Tutti e due questi testimoni della fede ci ricordano che a fondamento della loro testimonianza sta l’incontro con Gesù, amato, conosciuto nella sua parola, riconosciuto nel volto dei fratelli – ha aggiunto il porporato –. La loro attenzione alle situazioni più deboli della condizione umana ci ricorda la sofferenza in questi giorni di tanti nostri fratelli provati dalla tempesta che ha devastato il nostro territorio”.
Nell’omelia il card. Betori ha ribadito la posizione della Chiesa fiorentina: “La Chiesa è loro vicina, nella preghiera anzitutto, che ci ricorda che siamo tutti nelle mani del Padre, e poi nella solidarietà concreta, nell’accoglienza e nel sostegno, a cominciare da quello offerto dalle nostre parrocchie, presidio di carità tra la gente”. Ricordando che ieri ricorreva per la diocesi anche la Giornata per il Seminario, l’arcivescovo ha sottolineato: “È giorno di gratitudine per la sua comunità, superiori e alunni, ed è giorno di partecipazione alla sua missione, nella preghiera per le nuove vocazioni e per la fedeltà dei chiamati, ma anche di sostegno concreto alla sua vita”.