Un incontro e un pranzo con il presidente federale Alexander Van der Bellen ha segnato l’avvio dell’assemblea plenaria dei vescovi austriaci oggi a Vienna. Il tema del confronto ha riguardato “la responsabilità condivisa di Stato e Chiesa per la coesione sociale”, si legge sul sito dei vescovi. “La Chiesa cattolica in Austria ma naturalmente anche le altre Chiese e comunità religiose svolgono un lavoro indispensabile nel campo della socialità”, ha detto il presidente, che si è interessato anche del Sinodo dei vescovi. Parole di apprezzamento da parte di Van der Bellen per lo sforzo di dialogo che compie la Chiesa e anche per il “maggior coinvolgimento delle donne” che ha segnato il Sinodo di ottobre. A guidare la delegazione dei vescovi l’arcivescovo di Salisburgo e presidente della Conferenza episcopale, mons. Franz Lackner. I lavori sono proseguiti nel pomeriggio nel palazzo arcivescovile a Vienna con una sessione di studio sul tema “Fuga e migrazione”. I vescovi si trasferiranno nel monastero di Laab im Walde e i lavori continueranno con un confronto sui risultati della prima Assemblea generale del Sinodo mondiale. Si parlerà anche dell’espulsione degli armeni dal Nagorno-Karabakh, con l’intervento del vescovo apostolico armeno Tiran Petrosyan, presidente del Consiglio ecumenico delle Chiese in Austria, dei conflitti in Israele, nella Striscia di Gaza e in Ucraina. I lavori termineranno giovedì 9 novembre.