Povertà: Caritas Emilia-Romagna, domani si presenta a Bologna la sintesi del Report sull’evoluzione dei bisogni delle popolazioni più vulnerabili nel territorio regionale

Venerdì 1° dicembre, alle ore 10.30, nella Sala “Santa Clelia” dell’arcivescovado di Bologna (via Altabella, 6) l’Osservatorio povertà e risorse della Caritas Emilia-Romagna presenterà la sintesi del Report sull’evoluzione dei bisogni delle popolazioni più vulnerabili nel territorio regionale. All’incontro su “Diritto all’abitare: il bisogno di sentirsi a casa. Dalle povertà alle risorse dell’Emilia-Romagna” interverranno mons. Douglas Regattieri, vescovo delegato della Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna per il Servizio della Carità e membro della Commissione Cei per il Servizio della Carità e della Salute, e Mario Galasso, delegato regionale di Caritas Emilia-Romagna. I dati saranno presentati da Maria Chiara Lama, coordinatrice degli Osservatori Caritas dell’Emilia-Romagna, mentre il focus sulla casa sarà illustrato da Gianluigi Chiaro, coordinatore della delegazione Caritas Emilia-Romagna per le Aree politiche sociali, e da Giulia Angelelli, responsabile dell’Area politica per l’Abitare del Settore Governo e qualità del territorio della Regione Emilia-Romagna. Il focus sull’alluvione, con testimonianze da Faenza e Forlì, verrà introdotto da don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana. L’incontro sarà moderato da Maria Cecilia Scaffardi, direttrice della Caritas diocesana di Parma.
L’incontro sarà trasmesso anche in diretta streaming sul sito dell’arcidiocesi www.chiesadibologna.it e sul canale YouTube di “12Porte”.
“L’auspicio – afferma Galasso – è che i dati che presenteremo suscitino quella giusta inquietudine che ci obblighi a fare qualcosa e a farlo insieme. Quella che illustreremo è la fotografia delle persone che abbiamo incontrato lo scorso anno. Per noi sono volti, nomi, storie e vite difficili, che cerchiamo ogni giorno di accogliere e accompagnare. Attraverso il racconto delle persone che si rivolgono alla Caritas narriamo, di anno in anno, i cambiamenti della nostra comunità”.

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