Da domani al 1º dicembre la Commissione europea ospiterà a Vilnius, in Lituania, una conferenza ad alto livello sulla “ripresa verde” in Ucraina. Il commissario Virginijus Sinkevičius rappresenterà la Commissione e, specifica un comunicato, “sottolineerà l’impegno a proseguire la cooperazione e l’assistenza all’Ucraina nei suoi sforzi di ricostruzione sostenibile”. La conferenza, “che comprende una parte politica e un segmento imprenditoriale, mira a fare il punto sulle sfide future e a discutere con i responsabili politici, i sindaci e le imprese ucraini le strategie e le soluzioni concrete per una ricostruzione e di una ripresa verdi”. L’evento mira a “dare impulso a un’ambizione in materia di sostenibilità a beneficio di tutti gli ucraini. Oltre a sostenere la prospettiva europea dell’Ucraina, una ripresa e una ricostruzione sostenibili sono essenziali per garantire la prosperità, l’autonomia delle risorse e la qualità della vita degli ucraini al termine della guerra”.
La Commissione sostiene una serie di sforzi per monitorare e registrare i danni ambientali, che vanno ben al di là delle zone naturali. La Commissione ha stimato i danni provocati dalla guerra all’ambiente: oltre 52 miliardi di euro di danni totali; 497 impianti di gestione delle risorse idriche danneggiati o distrutti; oltre 1.4 miliardi di euro di danni nel settore forestale; 20% delle aree protette minacciate; devastazione ambientale derivante dalla distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka, la peggiore catastrofe provocata dall’uomo dall’incidente di Chernobyl; l’Ucraina è ora il Paese più minato al mondo.