(da Verona) “Senza la pace davvero tutto è perduto”. Lo ha affermato il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, all’inizio della celebrazione eucaristica che ha presieduto in mattinata nel duomo di Verona al termine della XIII edizione del Festival della Dottrina sociale ospitata da venerdì nella città scaligera sul tema “Socialmente liberi”.
Ringraziando per l’invito, il porporato ha ricordato come sia “la seconda volta che sono qui e ricordo con tanto affetto il primo motivo per cui venni: i funerali di un sant’uomo, don Francesco Marchi, che era parroco a Torre Angela, la parrocchia dove i fidei donum di Verona vennero missionari nell’estrema periferia di Roma”. “Don Francesco – ha aggiunto – è un esempio di padre, di uomo di Dio paziente, fermo”. Venendo al Festival, il card. Zuppi ha ringraziato “per questa riflessione che un pochino ci prepara all’anno prossimo”, quando ci “sarà la 50ª Settimana sociale, che si terrà a Trieste. I vostri incontri sono una grande ricchezza di contenuto”. “Ringrazio anche don Domenico – ha proseguito – per le parole sulla pace, perché senza la pace perderemo tutto”. “Il lavoro sociale della Chiesa – ha ammonito – è costruire la pace, è difendere la pace”. “Le parole che tu hai detto – ha continuato ancora il cardinale riferendosi al saluto di mons. Pompili – non sono soltanto il passato, ricchissimo di esempi straordinari di che cosa significa l’amore per le persone, incredibile. Ma ci aiutano a guardare con speranza il futuro, ad investire sul futuro, a cominciare dalla pace”.