Nella puntata di A Sua immagine, in onda oggi pomeriggio dalle 16 su Rai Uno, Lorena Bianchetti incontra Nicolò Govoni. Campeggia in alto, incisa sul muro della sua stanza a Cremona, una lista di 26 desiderata. Cosa fare della propria vita? Al primo posto Nicolò Govoni scrive: “Vivere in India”. Lo ha lo ha scritto e lo ha fatto. Dopo una adolescenza turbolenta, bocciato due volte a scuola, in contrasto con i genitori e i professori, trova la sua strada. Accadeva il 25 giugno di 10 anni fa. Nicolò parte per fare volontariato tre mesi in India in un orfanatrofio. Doveva rimanere tre mesi. Ci resta quattro anni, torna in Europa, e fonda la onlus Still I Rise. Un giovane, considerato un fallito, destinato a “inscatolare merendine” in una fabbrica della provincia italiana, oggi Nicolò sta contribuendo a ripensare quel sistema educativo che aveva criticato. Per una scuola come ha detto anche a Papa Francesco dove gli insegnanti possano avere tre qualità: vicinanza, compassione, tenerezza. Still I Rise si occupa di educazione in Paesi come Grecia, Siria, Kenya, R.D. Congo, Yemen e presto in Colombia e Italia, con interventi di emergenza in contesti volatili, come nei campi profughi frutto delle tragedie umanitarie, e con scuole di eccellenza, che offrono il percorso del Baccalaureato internazionale gratuito per studenti vulnerabili. La sua è solo utopia? Oggi Nicolò ha 30 anni. Ha pubblicato libri bestseller che finanziano le sue iniziative, è stato nominato per il Nobel della Pace nel 2020, e nel 2023 come onlus Still I Rise, ha coinvolto 20 mila bambini in progetti didattici. Si conclude a Padova l’affascinante viaggio de “le Ragioni della Speranza”, condotto da mons. Dario Edoardo Viganò, in è stato raccontato lo stretto legame che c’è tra Dio e la Bellezza, tra l’arte e il Vangelo.
A pochi mesi dalla Gmg di Lisbona “A Sua Immagine” torna ad occuparsi dei giovani, domani dalle 10.30. Quella di Lisbona ha lasciato il segno nel cuore e nella vita di centinaia di migliaia di giovani: era la 37esima della Storia, ma di fatto era il recupero di quella del 2022 che non aveva potuto tenersi per via della pandemia. La 38esima viene celebrata in tutte le diocesi proprio in questa domenica ed è lo spunto perfetto per dar voce alle speranze e alle inquietudini, alle aspirazioni e alle problematiche di una generazione che da Lisbona sembra aver ritrovato i propri sogni e riscoperto e le proprie potenzialità, le opportunità e le prospettive tipiche di un’età della vita di cui recentemente le cronache si occupano soprattutto per sottolinearne le derive valoriali. Lorena Bianchetti ne parlerà con i suoi ospiti: il direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Cei, Vincenzo Corrado, e il preside della facoltà di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, Domenico Simeone; in studio anche un bel numero di giovani che porteranno le loro esperienze sul campo.
Come ogni domenica alle 10,55, dopo il notiziario condotto da Paolo Balduzzi, la linea passerà alla messa, sempre in diretta su Rai Uno: la celebrazione eucaristica verrà trasmessa Basilica di San Giovanni in Laterano in Roma, con la regia di Gianni Epifani e il commento di Orazio Coclite. Alle 12, come ogni domenica, l’Angelus recitato da Papa Francesco da Piazza San Pietro.