Il preoccupante contesto di instabilità internazionale dimostra “la necessità di coesione sociale, fraternità e riconciliazione tra gruppi e comunità”. È quanto si legge in un messaggio del Papa, a firma del card. Pietro Parolin, segretario di Stato, inviato ai partecipanti al convegno delle Settimane Sociali di Francia, in corso a Lione fino al 26 novembre. “Oggi, più che mai – si legge – comprendiamo la rilevanza dell’ecologia integrale, secondo il magistero di Papa Francesco, che affronta simultaneamente le crisi sociali e ambientali e ci esorta a non separare ciò che è intimamente connesso”.
Il messaggio cita i passaggi della Laudate Deum, laddove il Papa ricorda che “l’impegno personale per la protezione della creazione” non è da sé sufficiente ad “affrontare la crisi climatica che stiamo vivendo attualmente”. Ciò che è necessario è un nuovo processo in cui venga coinvolta anche la politica, oltre che diversi attori sociali e corpi intermedi. L’invito che arriva dalla Fratelli tutti “a costruire una società animata da sentimenti di amicizia e fraternità diventa una proposta concreta per esplorare nuove forme di cooperazione”.
La presenza del Papa alla COP28 di Dubai è la testimonianza, si legge ancora, “del suo impegno che incita tutti i cattolici a mobilitarsi con chiarezza e determinazione nella sfera sociale”. È la fede a legare “più profondamente i discepoli del Signore al destino dell’umanità, di tutti gli esseri viventi e della casa comune”. L’augurio ai presenti al convegno è che il loro sguardo “sostenga la Chiesa di Francia nella sua missione”, e che la loro speranza possa essere radicale come lo è “la novità del Signore Gesù” che “risplende particolarmente tra i poveri, lontano dalle logiche del potere, là dove il Regno di Dio sta già cambiando le menti e i cuori e prepara il nostro futuro”.