“La Santa Sede non da oggi si sta impegnando seriamente e approfonditamente sulla questione climatica a partire dalla Laudato si’. C’è stato un grande sforzo della Santa Sede per aumentare il livello di coscienza del problema e trovare delle soluzioni”. Lo ha detto, a margine del convegno “Il Magistero di Giovanni Paolo I alla luce della sua biblioteca” in corso alla Pontificia Università Gregoriana, il cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, parlando del prossimo viaggio di Papa Francesco a Dubai (1-3 dicembre), in occasione della Cop28 che si terrà negli Emirati Arabi Uniti dal 30 novembre al 12 dicembre. A chi gli chiedeva che impatto può avere la diplomazia della Santa Sede sulla questione climatica, il porporato ha spiegato che “la Santa Sede non offre soluzioni tecniche, non è suo compito, non ha neanche i mezzi e gli strumenti. Per la comunità internazionale può fungere da coscienza morale su questo tema come in tanti altri – ha proseguito -. Può insistere affinché ci sia attenzione e si cerchino a livello internazionale delle soluzioni”.