Si è tenuto ieri a Bogotá, capitale della Colombia, l’appuntamento principale della “Settimana rossa 2023”. Si tratta di un’iniziativa promossa dal 2015 dalla Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre, che ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione del mondo sul dramma affrontato dai cristiani che sono oggetto di persecuzioni, discriminazioni, atti violenti a causa della loro fede, ma anche di rendere visibili tutti quegli uomini e quelle donne che danno la vita per la missione di portare l’amore del Vangelo ai più bisognosi, soprattutto nelle zone periferiche, comprese quelle della Colombia. Durante la settimana, che si celebra a livello internazionale, si svolgono diverse attività per amplificare questo appello, tra cui la presentazione di testimonianze che dimostrano questa grave situazione di pericolo o persecuzione. In Colombia hanno portato la propria esperienza Lawrence Ssimbwa, missionario della Consolata e parroco di San Martin de Porres, a Buenaventura (Valle del Cauca), e suor Mercy Mendoza, suora domenicana venezuelana, che svolge la sua missione a Docordó (Chocó). Durante la settimana, in Colombia, sono illuminate le chiese in cui si svolge la presentazione delle testimonianze. “La Settimana Rossa ci aiuta a far conoscere luoghi della Colombia e della realtà colombiana che molte persone non conoscono, luoghi lontani che forse non hanno mai sentito parlare del lavoro dei sacerdoti, della dedizione dei religiosi e delle religiose, dei catechisti. Allo stesso tempo, la Settimana Rossa è un’opportunità per conoscere molti missionari, sacerdoti che danno la loro vita per stare con loro, con le persone abbandonate”, dice padre Lawrence Ssimbwa. Da parte sua, María Inés Espinosa Calle, direttrice esecutiva di Acs Colombia, ha detto: “Abbiamo voluto mettere in evidenza anche quegli eroi anonimi della nostra Chiesa che vivono ogni giorno il cosiddetto martirio ‘bianco’, che consiste nel sacrificarsi e donarsi completamente, offrendo il proprio lavoro, i propri sforzi, la propria vita, per portare l’amore di Dio dove ce n’è più bisogno e per portare la speranza di Cristo a chi non ha nulla”.