Papa Francesco: alla Fisc, “promuovere strumenti che proteggano tutti dall’invadenza del mondo digitale”, “far crescere una cittadinanza mediale tutelata”

(Foto Vatican Media/SIR)

Nel campo della comunicazione, “è fondamentale promuovere strumenti che proteggano tutti, soprattutto le fasce più deboli, i minori, gli anziani e le persone con disabilità, e li proteggano dall’invadenza del digitale e dalle seduzioni di una comunicazione provocatoria e polemica”. Lo ha detto il Papa, ricevendo oggi in udienza le delegazioni della Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc), dell’Unione Stampa periodica italiana (Uspi), dell’Associazione Corallo e dell’Associazione Aiart – Cittadini mediali. “Nella comunicazione digitale si vuole mostrare tutto ed ogni individuo diventa oggetto di sguardi che frugano, denudano e divulgano, spesso in maniera anonima”, la denuncia contenuta nella Fratelli tutti, ricordata dal Papa: “Il rispetto verso l’altro si sgretola e in tal modo, nello stesso tempo in cui lo sposto, lo ignoro e lo tengo a distanza, senza alcun pudore posso invadere la sua vita fino all’estremo”. “Le vostre realtà, impegnate in questo settore, possono far crescere una cittadinanza mediale tutelata, possono sostenere presidi di libertà informativa e promuovere la coscienza civica, perché siano riconosciuti diritti e doveri anche in questo campo”, la tesi di Francesco, secondo il quale si tratta di “una questione di democrazia comunicativa”. “E questo, per favore, fatelo senza paura, come Davide contro Golia: con una piccola fionda fece cadere il gigante”, l’incoraggiamento del Papa: “Non giocate solo in difesa ma, rimanendo piccoli dentro, pensate in grande, perché a un compito grande siete chiamati: tutelare, attraverso le parole e le immagini, la dignità delle persone, specialmente la dignità dei piccoli e dei poveri, i preferiti di Dio”.

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