“Presentare il lavoro di ricostituzione e valorizzazione del Fondo librario appartenuto al beato Albino Luciani e approfondire il suo Magistero alla luce della sua biblioteca in occasione della pubblicazione dell’edizione critica dell’opera Illustrissimi, la singolare e fortunata silloge di quaranta lettere immaginarie indirizzate a personaggi e autori di ogni epoca edita da Luciani nel 1976 e ridata alle stampe con l’imprimatur papale nel corso del suo pontificato pochi giorni prima della morte”. Questo l’obiettivo del convegno in programma il 24 novembre, dalle 9 alle 12.30, a Roma, presso l’Aula Magna della Pontificia Università Gregoriana, per iniziativa della Fondazione vaticana Giovanni Paolo I. Una ricca biblioteca vissuta come officina di lavoro, parte integrante delle carte del suo archivio privato, la biblioteca personale di Albino Luciani – Giovanni Paolo I (1912-1978), originariamente costituita da circa cinquemila volumi, ha attraversato tutte le sedi nelle quali egli ha esercitato il suo ministero. Carte e biblioteca costituivano, infatti, originariamente un unico corpus e unite giunsero nell’appartamento in Vaticano all’indomani della sua elezione. Dopo la morte, la sua biblioteca è stata in parte dispersa. La parte più consistente è oggi raccolta presso la Biblioteca diocesana “Benedetto XVI” di Venezia e catalogata nell’ambito di un progetto promosso dalla Fondazione vaticana Giovanni Paolo I. Dopo i saluti istituzionali – aperti dal Rettore della Pontificia Università Gregoriana, p. Mark A. Lewis, dal presidente della Fondazione, card. Pietro Parolin, e la firma del Protocollo d’intesa tra la Fondazione e la Pontificia Università Gregoriana – il convegno, coordinato dal prof. Fabio Pierangeli, docente di Letteratura italiana presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, prende avvio dai lavori compiuti per il recupero della biblioteca di Luciani con la proiezione di un video e l’intervento di don Diego Sartorelli, direttore della Biblioteca diocesana “Benedetto XVI” e dell’Archivio storico del patriarcato di Venezia. A partire dalle fonti bibliografiche il prof. Mauro Velati – si legge in un comunicato – si soffermerà sulla formazione teologica e spirituale di Luciani, mentre il prof. Gilfredo Marengo, del Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II, indagherà la connotazione narrativa nella visione pastorale di Luciani. L’attenzione sarà poi rivolta all’opera “Illustrissimi. Lettere immaginarie”, emblema dello stretto dialogo tra le carte e i libri della biblioteca personale, ora pubblicato dalle edizioni Messaggero Padova con la prefazione del card. José Tolentino de Mendonça. Grazie al decennale lavoro di ricerca e allo studio sulle fonti si è reso possibile prendere atto in modo diretto della genesi delle lettere immaginarie della raccolta che per la prima volta viene presentata in edizione critica con l’apparato delle note e delle varianti a cura di Stefania Falasca, vicepresidente della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I, che terrà un intervento su “Sermo humilis e referenze letterarie negli scritti di Luciani: il caso Illustrissimi”. La comunità dei personaggi letterari nelle lettere di “Illustrissimi” è invece il tema che verrà affrontato dalla prof.ssa Cristiana Lardo della cattedra di Letteratura italiana dell’Università degli studi di Roma.