“Sottoscrivere un nuovo ‘patto’ con le Chiese locali volto ribadire il ruolo che il settimanale diocesano ha al loro interno. Non dobbiamo mai dimenticare che la nostra è una Federazione di direttori, rappresentanti degli editori. E come direttori dobbiamo farci carico di pensare per aiutare le nostre Chiese a pensare, mettendo al centro del dibattito i temi della Chiesa e quelli dei territori”. Lo ha detto Mauro Ungaro, direttore del settimanale diocesano di Gorizia “Voce Isontina” e presidente della Federazione italiana dei settimanali cattolici (Fisc), nella relazione di apertura della XX Assemblea nazionale ordinaria elettiva sul tema “La Fisc: una voce a servizio del Paese. Informazione, cultura e sinodalità” (Roma, 23/25 novembre). Dopo aver ricordato i numeri in crescita, con 157 soci e 190 testate aderenti, Ungaro si è soffermato sul Cammino sinodale della Chiesa italiana: “Perderemmo parte del nostro Dna se non ci mettessimo quotidianamente in ascolto dei territori nella consapevolezza, non mi stancherò mai di ripeterlo, che per noi il territorio non è solo un luogo fisico ma prima di tutto il luogo teologico dove la Chiesa risponde al mandato affidatole dal Concilio Ecumenico Vaticano II in Gaudium et Spes”. Quindi il presidente ha citato i “compagni preziosi di cammino” del mondo Cei (TV2000, Avvenire, Sir, Corallo) e “la collaborazione intensificata in questi anni, grazie al prezioso coordinamento dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei: sappiamo bene che insieme possiamo costituire il primo network informativo italiano offrendo ai nostri lettori e radioascoltatori un servizio davvero a 360° per comprendere quanto avviene nel nostro Paese e nelle Chiese locali”.