Fisc: mons. Baturi (Cei), “i giornali diocesani sono laboratori di corresponsabilità, intercettare e accompagnare le domande e le ansie degli uomini”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“I nostri giornali sono laboratori di corresponsabilità, perché operano quotidianamente l’ascolto e il discernimento, il racconto e la lettura di fede, a servizio di tutta la comunità. La vostra azione è aperta a servizio delle Chiese e delle comunità che abitano i nostri territori. La corresponsabilità informativa diventa specchio per l’agire ecclesiale”. Lo ha detto mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, intervenendo alla XX Assemblea nazionale ordinaria elettiva della Fisc: “Viviamo il Cammino sinodale non semplicemente dandone notizia ma cercando di portare in questo percorso la ricchezza delle comunità, in un ascolto accogliente che si fa parola. È la bellezza dell’informazione locale, di quella prossimità che è frutto di conoscenza intima, in forza di un’esperienza condivisa. La peculiarità delle vostre testate sta proprio in questa intimità di rapporti: non dare solo notizie, ma raccontare storie, divenire punti di incontro e ponti di comprensione verso tutti. I nostri giornali devono poter intercettare e accompagnare le domande e le ansie degli uomini”. Quindi il segretario generale della Cei ha invitato a puntare sull’unione, che è orientata “sempre al bene comune” e “questo dà respiro anche agli organi che verranno eletti: nell’unione si esercita solo e unicamente la dimensione della diaconia, che è il vero senso del potere”.In questo senso, “l’unione dilata lo spazio e il tempo e colloca la Fisc in una relazionalità mediatica rinnovata e arricchita nei decenni: come non pensare, allora, alle collaborazioni con Avvenire, con il Sir, con Tv2000 e inBlu2000. Ma anche con tutte quelle realtà associative che abitano il mondo della comunicazione e dell’informazione”.

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