“I tempi bui di guerra ci portano a riscoprire la vocazione evangelica di essere costruttori della pace, il primo dono del Cristo Risorto ai suoi discepoli. Quella pace annunciata ai pastori dagli angeli nel momento in cui proclamavano l’incarnazione del Figlio di Dio. Una pace che se è dono di Dio, diventa vocazione di ogni discepolo di Cristo”. Lo si legge in una nota diffusa dalla diocesi di Trieste, che ricorda: in Avvento “tutte le parrocchie sono chiamate a promuovere incontri di riflessione e preghiera per la pace”. A tal fine, il vescovo di Trieste, mons. Enrico Trevisi, ha preparato alcuni testi che possono essere di supporto. Di fatto il vescovo terrà alcune catechesi, sempre collocate in celebrazioni e in contesti di preghiera, in luoghi diversi della diocesi: domenica 3 dicembre, alle 18, nella cattedrale San Giusto, vespri e catechesi; venerdì 8 dicembre, alle 18, a Santa Maria del Carmelo (Gretta), vespri e catechesi; lunedì 11 dicembre, alle 20, nel duomo a Muggia, vespri e catechesi; domenica 17 dicembre, alle 17.30, alla Beata Vergine delle Grazie, vespri e catechesi.
“Dopo la partecipazione massiccia di tanta gente al silenzio con cui – il 5 novembre, sul Molo Audace – si chiedeva la liberazione di tutti i prigionieri, la fine della violenza delle armi e la cura per la popolazione civile e le sue sofferenze, occorre riprendere il tema della pace, della giustizia, della non-violenza e pure degli impegnativi cammini di ricostruzione del futuro”, prosegue la diocesi. Da qui l’esigenza di continuare a riflettere e a pregare. “Non basta indignarci e nemmeno commuoverci. Dobbiamo immaginare come noi possiamo essere generatori di processi di giustizia e di pace”, afferma il vescovo Trevisi.