“Il periodo che stiamo vivendo ci mette davanti ad una complessa realtà geopolitica, che ci fa assistere quotidianamente all’inasprirsi di guerre, conflitti interni e tensioni sociali che ci provocano e preoccupano molto”. Tra le tante cose che si possono fare per “sperare e credere nella pace”, c’è anche quella di “creare maggiore consapevolezza mettendosi in ascolto di chi è capace di parole sapienti e profetiche e ascoltare la testimonianza di chi sta vivendo sulla propria pelle il dramma della guerra”. Con queste parole, don Cristiano Re, delegato vescovile per la vita sociale e la mondialità a Bergamo, presenta le due iniziative che la diocesi propone per la pace. La prima si svolgerà venerdì 24 novembre dalle ore 20.45 presso l’abbazia di San Paolo d’Argon con la presentazione del Rapporto immigrazione che quest’anno vede la partecipazione dell’autore Simone Varisco, intervistato da Andrea Valesini, redattore de “L’eco di Bergamo”. La seconda si svolgerà domenica 26 novembre, dalle 15 alle 18 in città alta. Alcuni luoghi del centro storico ospiteranno diverse realtà che si occupano di pace a partire dal lavoro, migrazioni, mondialità, lotta alle diseguaglianze. Su questi temi, si potranno ascoltare in diversi “punti di pace” sparsi per le vie della città storie e esperienze raccontate da ragazzi e ragazze impegnati in prima persona in gruppi e associazioni. Alle 18 nella Chiesa Ipogea del Seminario interverrà don Sergio Massironi del Dicastero vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Poi, dalle 20.30 alle 22, sempre in Chiesa Ipogea, i ragazzi bergamaschi che hanno partecipato alla Gmg a Lisbona e tutti gli altri giovani delle varie realtà coinvolte nella giornata si troveranno con il vescovo per una veglia per la pace. L’iniziativa è coordinata da Caritas diocesana bergamasca e Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro insieme agli altri uffici diocesani, sindacati, gruppi e associazioni.